Il-Mulej dejjem jissorprendina. Gisella u Marcello. Taljani. Hi avukata. It-tnejn li huma entużjasti ħafna fuq
il-Karmelu. Ġew Malta fuq xogħol. Malli waslu hawn, waħda mill-ewwel ħaġa li għamlu kienet li ġew
iħabbtu l-bibien tal-kunvent ħalli jaraw kif jistgħu jgħixu l-ħajja tagħna bħala sekulari.
Fit-13 ta’ Dicembru, huma ġew milqugħa ufficjalment fi ħdan l-Ordni Sekular Tereżjan.
Din hi l-esperjenza (tassew sabiħa) ta’ Gisella :
“Oggi è stata quella che si suol dire “una giornata fantastica”, perché ha visto il nostro ingresso ufficiale
nell’Ordine Secolare dei Carmelitani Scalzi, davanti alla Comunità di Malta, quando sembrava che “ogni
cosa era ormai perduta”.
Già, perché, dopo il periodo di accostamento di un anno presso la Comunità di Lodi, vicino alla nostra
abitazione, sotto la ferma ma affettuosissima guida di Lidia Ceoletto, avendo dovuto decidere di trasferirci a
Malta, inizialmente non abbiamo chiesto l’ammissione all’OCDS della Provincia Lombarda, ritenendo più
opportuno cominciare il percorso di formazione con la Comunità Maltese.
Tuttavia, una volta giunti qui, il Padre Provinciale J. De Bono ci ha spiegato che non sarebbe stato
facilmente possibile, almeno fino a quando non avessimo imparato il maltese (lingua usata nei loro incontri)!!!
Dopo un primo momento di sconforto, abbiamo quindi deciso che il nostro sarebbe stato un cammino
personale, che avremmo proseguito da soli, leggendo le vite e gli scritti del Santi Carmelitani e cercando di
vivere il Vangelo alla luce del carisma teresiano: eravamo certi che la strada scelta era quella giusta per noi
e non l’avremmo certo abbandonata al primo ostacolo !
Grande dunque è stata la nostra sorpresa quando Lidia ci ha chiesto se eravamo disposti a seguire la
formazione “da lontano” e il nostro “sì”, corale e quasi urlato (ovviamente per la gioia), è stato immediato e
spontaneo.
Felicissimi e commossi, abbiamo dunque accolto la disponibilità della Presidente Rosa Pellegrino a
partecipare agli incontri mensili di formazione e quella del Padre Provinciale J. De Bono e della sua
Comunità dell’OCDS di Malta a farci fare l’ammissione.
Gli stati d’animo vissuti in questi mesi, il senso di abbandono da noi provato (prima) e di profondo affetto e
preoccupazione (perché non ci “perdessimo”, poi) , dimostrataci da tutta la Comunità lodigiana fanno quindi
comprendere la gioia immensa da noi provata oggi al nostro ingresso al Santuario di Santa Teresa di Gesù
Bambino, una gioia che temevamo di non poter più gustare e che invece abbiamo assaporato sentendo
vicinissimi tutti quelli che in Italia hanno pregato perchè ciò si realizzasse.
In realtà, la mattina era già iniziata all’ombra di questa nostra grandissima Santa, avendo noi partecipato
alla S. Messa celebrata da Padre J. De Bono presso l’antica Cappellina di Santa Margerita di Cospicua (ved.
Foto da 1 a 5), che ospita le Suore Carmelitane Scalze e che custodisce al suo interno immagini e statue della
Santa di Lisieux e di S. Giovanni della Croce.
Subito dopo con lui ci siamo recati a Birkirkara, presso il magnifico Santuario di S. Teresa di Gesù Bambino,
splendidamente adornato per le prossime festività natalizie (foto da 6 a 12), dove si è svolto il rito
dell’Ammissione (e, poco dopo, il rinnovo delle Promesse da parte di tre Carmelitane, ved. Foto da 13 a 24).
Già con il cuore in tumulto per le emozioni forti che stavamo vivendo, siamo stati commossi nel vedere con
quanto calore tutti hanno accolto il nostro impegno, formulato al Padre Provinciale, gli abbracci veramente
spontanei che ci sono stati tra noi e loro durante il momento di festa organizzato per l’odierno loro incontro
provinciale, ma che ci hanno invitato a condividere.
Ci è venuto così naturale dirci disponibili per loro futuri incontri e iniziative e di ciò sono stati molto felici:
forse, allora, non tarderà ad arrivare anche il momento in cui potremo dirci integrati in questa Comunità,
portando con noi i ricordi e le esperienze dei momenti vissuti con quella di Lodi !!!
Il giorno è passato in fretta e ora, ripensando a quanto abbiamo vissuto, davvero non possiamo che essere
sempre più convinti che è sufficiente un “sì” al nostro Signore perché sia poi Lui a togliere ogni ostacolo dal
cammino che ci ha indicato e che vogliamo percorrere: e allora, sia fatta la Sua volontà.”